Un viaggio dolcemente ipnotico attraverso gli archivi VHS di un pattinatore (post-)sovietico, che fece  il giro dell’Occidente negli anni ’80 e ’90. Anni dopo, sua figlia ripercorre questi ricordi filmati per rivelare una storia di maturazione: di se stessa, della sua famiglia e della sua società.

«Avevo oltre 30 ore di materiale video con cui lavorare. Erano circa 15 nastri VHS che mio padre aveva girato nel corso di 9 anni. Le cassette erano rimaste a prendere polvere per un po’ di tempo, visto che in famiglia non le guardavamo quasi mai. Ho sempre pensato che i filmati delle tournée di mio padre fossero noiosi. Tuttavia, un giorno, decisi di guardarli e mi imbattei in una registrazione di una discussione tra un “comunista” e un “capitalista” a bordo di un aereo diretto a Hong Kong. Che scena incredibile! E così guardai il resto dei video. Pensavo a come il loro significato fosse cambiato, per tutti noi e per mio padre, in particolare. Percepivo anche una tensione invisibile tra i filmati del passato e gli enormi cambiamenti che ci erano accaduti nel corso degli anni (all’epoca era circa il 2019). Iniziai a selezionare materiale per il film, sperando di capire quale percorso intraprendere, dal punto A al punto B. Dopo il 2022, è diventato chiaro che eravamo già tutti al punto C e questo ha ovviamente influenzato alcune delle mie scelte. In breve, partivo dal materiale in quanto tale (e dalle sensazioni che evocava in me) e poi mi muovevo verso i suoi significati, non viceversa. Non è mai successo che cercassi immagini per illustrare una storia o una dichiarazione. Piuttosto, le immagini mi suggerivano quale percorso seguire.»

—  Maria Stoianova