Una voce femminile interroga uno sguardo maschile. Un documentario d’archivio su tre uomini che creano immagini di donne, in Romania, dalla Seconda Guerra Mondiale fino alla Rivoluzione: un ingegnere che riprende la figlia, un professore di musica che documenta la sua famiglia e un aristocratico che immortala l’estate trascorsa con la moglie durante la guerra. Queste storie sono collegate e raccontate da una narratrice curiosa, la cui ossessione per la figura di Alexandru P. sfugge al controllo. Attraverso il ritratto ossessivo di una persona ossessiva, il film ritrae un Paese nell’era del totalitarismo e i gesti quotidiani con cui si tenta di sfuggirvi.
«Durante gli ultimi sette anni, ho tentato di creare un film partendo dai filmati amatoriali in 8mm di mio zio, girati durante l’era di Ceaușescu (1965-1989). Dal momento che la maggior parte delle immagini che conoscevo di quel tempo erano propaganda, come l’autobiografia di Nicolae Ceausescu di Andrei Ujica, ero affascinata dallo sguardo “amatoriale e senza censure” dello zio e per diverso tempo ho provato a creare un film con il suo archivio. Ciò mi ha portato a scoprire altre fonti più uniche e significative. In primo luogo, l’immenso archivio di immagini del professore di musica Alexandru P. Più tempo passavo con quel personaggio nabokoviano, più lui diventava sfuggente. La natura discutibile delle sue fotografie, che comprendevano immagini erotiche private, all’epoca illegali, mi ha sfidato e allo stesso tempo incuriosito. La sua ambiguità mi ha portato a trovare una struttura grazie a cui la sua vita viene raccontata attraverso le sue relazioni con le donne, creando un ritratto multiprospettico dell’uomo e del Paese. Tale sforzo mi ha fatto capire che io, in quanto regista, non sono meno innocente o compiacente di coloro delle cui immagini mi sono appropriata. Citando Maria Stepanova: “Avevo interiorizzato la logica della proprietà. I soggetti del mio film erano diventati di mia proprietà, da trattare a mio piacimento”.»
– Ana Lungu
Informazioni
Paese
RomaniaAnno
2024Durata
85'
Categoria
DocumentarioOrigine dei materiali d’archivio
Archivi privati rumeni girati tra il 1942 e il 1989, riscoperti e raccolti dalla regista.Sceneggiatura
Dane Komljen, Ana LunguMontaggio
Dane KomljenSuono
Vlad Voinescu, Filip MureșanProduzione
4 Proof Film, Microscop FilmDistribuzione
4 Proof FilmBiografia del regista
Ana Lungu è nata nel 1978 in Romania e ha studiato psicologia e regia. I suoi film di fiction sono stati selezionati in festival quali Locarno (THE BELLY OF THE WHALE, 2010), Rotterdam (SELF-PORTRAIT OF A DUTIFUL DAUGHTER, 2015) e Sarajevo (ONE AND A HALF PRINCE , 2018), FID Marseille (MERMAN, 2024).
In programma
Dom 27.10.202414:00–15:45
Triton
Ana Lungu
Concorso
Anteprima italiana
Proiezione
Q&A con regista
Sala Cervi
Via Riva di Reno 72/A
A pagamento
Sab 26.10.202420:00–22:00
Triton
Ana Lungu
Concorso
Anteprima italiana
Proiezione
Q&A con regista
Cinema Lumière, Sala Scorsese
Piazzetta P. P. Pasolini 2/b
A pagamento