In Linnaeus’ Flower Clock, una donna che teme che l’intensità della sua felicità attuale si affievolisca col tempo, evoca ripetutamente immagini che incarnano l’appagamento fisico ed emotivo per prolungare l'”adesso” e inciderlo nella memoria. In questo modo cerca di costruire un orologio personale che mostri il suo tempo interiore, in contrapposizione a un orologio meccanico. Il suo fallimento nell’arrestare il tempo è dimostrato dalla continuità temporale del video e dalla vista dei fiori che si aprono e si chiudono in tempo. Accettare che la vita continui perché tutte le cose passano costringe le persone a concentrarsi sul presente e dà vita ai loro ricordi.
Informazioni
Paese
Paesi BassiAnno
1997Durata
17'
Categoria
SperimentaleBiografia del regista
Fiona Tan è un’artista che lavora principalmente con mezzi di comunicazione basati sull’obiettivo, come il cinema e la fotografia. È rinomata a livello internazionale per le sue installazioni sapientemente realizzate e intensamente commoventi, nelle quali le esplorazioni dell’identità, della memoria e della storia sono fondamentali.
Tan ha rappresentato i Paesi Bassi alla Biennale di Venezia del 2009. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni d’arte internazionali, tra cui la Tate Modern, il New Museum di New York, il Guggenheim Museum, lo Stedelijk Museum di Amsterdam e il Centre Pompidou. Il suo primo lungometraggio History’s Future è stato presentato in anteprima nel gennaio 2015 all’International Film Festival Rotterdam (IFFR) ed è stato candidato al Tiger Award. Ascent, il suo secondo film, è stato presentato in anteprima al Festival di Locarno nel 2016 ed è stato proiettato in diversi festival tra cui Karlovy Vary, London Film Festival, International Film Festival Rotterdam, oltre che in molti musei e istituzioni d’arte contemporanea. Dearest Fiona è il terzo lungometraggio di Tan ed è stato presentato in anteprima mondiale alla Berlinale nel febbraio 2023.