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24.10.2024

Intervista a Kamal Aljafari

Intervista a Kamal Aljafari

Di seguito, pubblichiamo qualche domanda rivolta al regista Kamal Aljafari in merito al suo film in concorso A Fidai Film.

Archivio Aperto esplora il tema della memoria e degli archivi. In che modo il tuo film intercetta questo tema? Quali elementi del film sottolineano questa esplorazione della memoria?

 

A Fidai Film mira a ricostruire la memoria di un luogo, la Palestina, che è stato sottoposto a una cancellazione sistematica, non solo della terra e del popolo, ma anche della memoria, e di conseguenza delle sue immagini e dei suoi archivi. Il tentativo di ricreare immagini della Palestina ci conduce quindi non solo alla memoria del luogo, ma soprattutto al suo presente.

 

In che modo le immagini di archivio influenzano la costruzione della narrazione? Puoi parlarci di una sequenza nel tuo film in cui le immagini di archivio hanno trasformato o arricchito il messaggio che intendevi comunicare?

 

Non avrei potuto raccontare questa storia se non con materiale d’archivio. La scoperta della canzone In the Museum of Days ha trasformato completamente il film e ha aiutato la struttura. Troviamo il brano all’inizio e alla fine del film. La parte affascinante del lavorare con found footage è che scopri cose sorprendenti. Era come se fossero state realizzate appositamente per il mio film. La canzone ha reso il film più preciso: è come se fosse stata scritta per il film.

 

Quali sono i film found footage o sperimentali che hanno avuto un ruolo importante per la tua formazione?

 

Ha studiato al KHM di Colonia con artisti come David Lutcher e Zbigniew Rybczyński. Sono stato esposto a linguaggi artistici non convenzionali e questa esperienza mi ha ispirato a realizzare i miei film e a trovare il mio linguaggio.