A cura di Francesca Maffioli e Giulia Simi
Continua in questa edizione la sezione Poetry, diaries, novels. Film di famiglia e letteratura, che ogni anno propone un incontro con uno scrittore o una scrittrice che più di altri abbiano messo a fuoco il tema della parola come indagine sulle storie personali intrecciate alla storia collettiva. I frammenti di vita compongono così il mosaico della storia: passata, presente, futura. Nella loro ricerca, spesso i media di registrazione della realtà – fotografia, cinema – scorrono sotterranei: evocati, indagati, interrogati.
L’invito di quest’anno è andato all’autrice americana nata ad Antigua Jamaica Kincaid, tra le più raffinate e potenti scrittrici del panorama contemporaneo, i cui romanzi si annidano nello spazio poroso tra biografia e autobiografia, in uno stile poetico e mitologico, ma allo stesso tempo affilato e tagliente, dove le ferite del colonialismo affiorano come un ritorno del rimosso, disegnano la geografia del presente, ne illuminano le ingiustizie, invocano un cambiamento attivo.
“L’ultimo libro di Jamaica Kincaid tradotto in italiano (meravigliosamente, da Franca Cavagnoli) si intitola Biografia di un vestito (Adelphi, 2023) e si presenta agli occhi di noi lettrici e lettori come un album fotografico parlante. La bambina di due anni, che posa su un piedistallo in uno studio fotografico di Antigua, ci racconta la complessità di quel roveto di fraintendimenti che è l’autofiction: noi sappiamo che si tratta della scrittrice bambina ma allo stesso tempo l’obiettivo fotografico, quel piedistallo scuro che la fa statuina e la carta sulla quale l’immagine è riprodotta compongono un filtro che distanzia l’autrice dalla narratrice – Elaine Potter Richardson da Jamaica Kincaid e la sua voce narrante.”
– da Francesca Maffioli, Jamaica Kincaid. Le ambivalenze di una scrittrice d’incubi e d’idilli (catalogo Archivio Aperto 2023)
Jamaica Kincaid
Jamaica Kincaid è nata ad Antigua nel 1949. Da quando ha pubblicato la sua raccolta di racconti d’esordio In fondo al fiume nel 1983, Kincaid ha scritto cinque acclamati romanzi, tra cui Annie John, Lucy, e il più recente Vedi adesso allora. Tra i suoi saggi compaiono Mio fratello, una cronaca della battaglia del fratello contro l’AIDS, oltre a Un posto piccolo e Among Flowers. Ha ricevuto una Guggenheim Fellowship, il Lannan Literary Award for Fiction, il Prix Femina étranger, l’Anisfield-Wolf Book Award, la Clifton Fadiman Medal e, nel 2017, il Dan David Prize for Literature. Nel 2022 ha ricevuto il Premio Hadada da The Paris Review. È professoressa di studi africani e afroamericani all’Università di Harvard.
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Poetry, Diaries and Novels è realizzata con il sostegno del Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna nell’ambito del Patto per la lettura di Bologna e il contributo di Fondazione MAST. Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia e Coop Alleanza 3.0.
In collaborazione con Adelphi e Librerie Coop.