Sustainability tips! Aiuta Archivio Aperto ad essere un festival sostenibile.
Come fare? Qui troverai alcuni suggerimenti punto per punto. Potrai conoscere alcune delle azioni che mettiamo in atto da tempo a favore della sostenibilità ambientale.
→ Mobilità. Tutte le location del festival sono molto vicine tra di loro. Abbiamo costruito il programma degli eventi in modo che il pubblico possa avere il tempo di raggiungere le varie location a piedi. Non usare l’auto (riposerai le gambe in sala). All’interno del nostro programma cartaceo e digitale troverai un Qrcode con una mappa e le location del festival per orientarti al meglio tra i vicoli di Bologna.
→ Stampa e merchandising. Questa è la parte che preferiamo: il nostro banchetto merch ha pochi prodotti, ma selezionati con cura.
La t-shirt di Archivio Aperto è 100% cotone filato Belcoro, così come la tote bag. Entrambi sono stati realizzati da Atelier Tatanka, atelier di arti visive, di progettazione grafica e di stampa risograph con base a Bologna. L’atelier si occupa di progetti editoriali, artistici e didattici, con un’attenzione particolare alla materia stampata, ai processi partecipativi e all’autoproduzione.
Gli astucci invece stati stati realizzati con materiale TNT riciclato a partire dagli allestimenti della precedente edizione di Archivio Aperto. Sono stati pensati e creati da Elitra, progetto di creazioni artigianali di Arianna Calzà ed Elisa Postai nato nella provincia di Trento. I quadernini del festival sono stati pensati per prendere appunti durante i tanti incontri e per le proiezioni in sala: non sono legati a un’edizione specifica, in modo da poterli utilizzare anche negli anni a venire.
La carta stampata: difficile rinunciarci! Abbiamo però ridotto le quantità, basandoci sull’affluenza del pubblico dell’anno precedente. Inoltre il nostro programma e catalogo sono disponibili in versione digitale sul sito, qui.
→ Allestimenti. Gli habitué del festival avranno riconosciuto i nostri totem di legno: delle strutture costruire a mano che utilizziamo di anno in anno e che si adattano alle varie location. L’unica cosa che rinnoviamo sono i teli di TNT. Quelli dell’edizione 2024 li useremo il prossimo anno per nuove creazioni al merchandising. Il mobilio del festival center è stato invece concesso a fronte di una donazione da Pronto Soccorso Sociale Opera di Padre Marella: finito il festival, abbiamo riportato tavoli, sedie e accessori presso “Opera Marella”, pronti a riattivare un nuovo ciclo di riuso.
→ Gestione dei rifiuti. Negli spazi gestiti dal festival troverai dei centri di raccolta differenziata: presta attenzione a dove getti la spazzatura. Attenzione: piatti piattini, bicchieri e forchettine sono di carta e o di materiale riciclato. Ci impegniamo per essere il più possibile plastic free!
→ Accoglienza. Abbiamo fatto il possibile per ospitare i nostri ospiti in centro: difficilissimo con l’enorme afflusso di turisti, ma ci abbiamo provato. E ci siamo quasi riusciti! Sapete quanti passi devono fare i registi per raggiungere la sala cinematografica? Circa 20.
→ Sostenibilità alimentare. Prodotti locali e meno spreco!
I buffet di questa edizione del festival sono curati da BottegAmelia, mentre il vino è fornito dall’azienda agricola Il Granaro, progetto di enologia partecipativa sui colli bolognesi. Non comprare inoltre una bottiglietta d’acqua in plastica: presso il Festival center troverai la Sorgente Urbana offerta da Gruppo Hera, sponsor del festival. Porta con te la tua borraccia oppure prendi gratuitamente quella offerta da Gruppo Hera: noi la usiamo anche per tavole rotonde e talk.
→ Cultura ambientale e sensibilizzazione. Da due anni il festival propone la sezione La Natura dell’archivio, uno spazio di riflessione sulle connessioni esistenti tra mondo botanico, animale, archivi, memoria con incontri e installazioni artistiche ad accesso gratuito.